Flame boy

Ragazzo fiamma? No, per flame si intende altro. Avete presente l’unisono? Sto andando nel complicato senza motivo. Il flame è un’acciaccatura. Insomma un colpo dato in anticipo sull’altro. Avete presente l’introduzione di Smell like then spirits? Quelli sono flame. Ecco secondo il mio maestro di batteria io sarei un flame boy perché non riesco a suonare all’unisono due cose e faccio continuamente acciaccature. Una roba molto difficile se la si fa apposta ma quando ti chiedono di fare altro o di non farne escono fuori come i funghi dopo la pioggia. Questo per dire che la lezione di batteria non è andata malissimo, ma male sì! Non mi hanno ucciso, d’altronde non potrei scrivere da morto, e non mi ha guardato quasi mai male a parte quando mi sono vantato di saper fare delle cose che poi non sono riuscito a riprodurre davanti a lui. Questione di emotività? No. Questione che l’esercizio va fatto bene, per dindirindina. Non so perché ho iniziato questa cosa del prendere lezioni di batteria il martedì mattina. Potevo scegliere la fisarmonica. Uno strumento molto più bello. Tornando a casa ascoltavo gli assoli delle canzoni di Radio Balla Balla e pensavo che la fisarmonica è il mio futuro. Non prossimo. Per ora c’è la maledettissima batteria che mi da sui nervi. Una sola ora di batteria consuma circa le stessa quantità di kilocalorie che portare in giro per il paese la santa in processione. No, forse vaneggio. Non ho mai partecipato attivamente a nessuna processione. Ricordo che a scuola c’era un vermetto che usciva dagli alberi, forse un bruco, dal nome processionaria che creava scompiglio. Questo cosa c’entra con il flame di flame boy? Niente, è una acciaccatura della realtà, due parti sovrapposte male che non combaciano però se sapute usare danno ritmo alla narrazione. Io ovviamente non lo so fare. Però scrivo veloce e mi da soddisfazione il ticchettio dei tasti della tastiera. Da piccolo mi ricordo un racconto dove c’era un tizio che scriveva alla macchina da scrivere e un vicino che si lamentava del ticchettio. Maledizione. Come faccio a ricordarmi certe cose? Non ho nemmeno mangiato pesce azzurro. Un amico sostiene che la persona più intelligente del mondo, guarda caso non io, mangi solo pesce azzurro liofilizzato. Dev’essere un gran cervello per evitare tutto il resto delle cose. Farò mie ricerche su internet, per appurare se questa è verità o se è solo una balla messa in giro dai venditori di pesce azzurro liofilizzato. Che per altro non è il campo dove lavora il mio amico, quindi escludo che l’abbia potuto inventare lui per suo tornaconto personale. Ci sono cose che esulano dal prevedibile. Non so cosa c’entri ma suonava bene e l’ho scritto. Adesso però, per dindirindina, non so come chiudere il pezzo. Ci vorrebbe un colpo di crash. Il crash è un piatto che fa molto rumore. Insomma suona a un volume più alto degli altri. Si vede che ormai sono un tecnico, uno che la sa lunga, quasi un tuttologo. Fatemi fare un altro paio di ricerche su internet e vi flammo io come si deve. Cavolo qui dalle mie ricerche ho scoperto che la carne ha reso l’uomo più intelligente. Forse perché ha iniziato a cucinarla, poi ha dovuto lavare le stoviglie, non mi sembra una scelta così saggia. Comunque una bistecca fiorentina dovrebbe alzare il QI di almeno una decina di punti sempre secondo le mie ricerche. Praticamente ho letto l’intestazione dell’articolo e ho tratto conclusioni mie personali. Opinioni da leader. Leader di sto involtino di carne. In pratica secondo me c’è una cospirazione delle mucche che vogliono farci diventare più intelligenti perché… non lo so… io sono arrivato fino a qui… il resto immaginatevelo da soli. Io delle mucche so solo come si cacciano via dalla base di un megalite. O quanto sono larghe le loro deiezioni. Anche se il diametro è variabile una vaga idea potete farvela anche da soli. Tutto questo per dire che a quest’ora dovrei fare esercizi per suonare con mano e piede all’unisono e invece continuo a fare flame sulla tastiera del pc, schiacciando tasti più o meno casuali, dettati dalla mia visione del mondo che credo si possa definire piuttosto bizzarra a questo punto. Bizzarra ma non abbastanza per ricevere all’unisono un sonoro ma meritato flame. Flame nel senso serie di insulti su internet. Avete visto? Per rigirare la frittata non ci vuole poi molto. Ah, se solo mangiassi più carne contenente pesce liofilizzato o il contrario. Quante cose in più potrei pensare con il mio nuovo quoziente d’intelligenza e invece sono qui che perdo tempo invece di mettermi a studiare! Cerco di motivarmi da solo ma mi riesce così così. In realtà sto cercando un finale come si deve per questo pezzo ma non lo trovo e allora continuo a scrivere. Si era capito? Ah, beh si vede che il vostro QI è più lungo del mio.

Pubblicato da luigi prestipino

Sono abbastanza contento di come sto portando avanti questo sito

Lascia un commento

Progetta un sito come questo con WordPress.com
Comincia ora